Informatica Giuridica

Informatica GiuridicaIl termine informatica giuridica può avere numerose interpretazioni e definizioni ma sostanzialmente indica – in modo dissimile seppur terminologicamente assonante con la disciplina della informatica forense – l’insieme degli utilizzi che calcolatori digitali (PC, smartphone ma anche in senso più lato Internet, Social Network, etc…) possono avere nel campo del diritto giuridico e della giurisprudenza.

Speso inserita nella filosofia del diritto o nel diritto dell’informatica, l’informatica giuridica concentra la propria indagine sugli strumenti informatici a disposizione del giurista (sia esso Avvocato, Pubblico Ministero o Giudice) concentrandosi sul loro linguaggio e le loro applicazioni.

Con informatica giuridica si indica quindi la definizione dello studio dell’utilizzo dei calcolatori elettronici nel campo del diritto e della giurisprudenza. La sua nascita risale al 1949, quando il Prof. N. Wiener accennò alla possibile applicazione della teoria dei servomeccanismi al funzionamento del diritto e il giurista americano L. Loevinger sviluppò tale intuizione teorizzando lo sfruttamento dei vantaggi offerti dalle tecniche elettroniche per studiare e risolvere i problemi giuridici. Il Prof.H.W. Baade arrivò a teorizzare persino la possibilità di prevedere in modo automatico e “meccanico” il contenuto delle sentenze basandosi su precedenti giurisprudenziali, trovando però poco riscontro in quanto i fattori umani e psicologici che normalmente incidono sulle pronunce non possono essere predeterminati.

Gli studiosi successivi hanno quindi preferito concentrarsi sulle applicazioni giuridiche dell’informatica per la costruzione di un sistema funzionale alle esigenze degli operatori del diritto e della giurisprudenza. L’uso che, in particolare, venne fatto delle tecnologie informatiche nel campo del diritto è stato di favorire la diffusione e la ricerca di informazioni da parte di giudici e avvocati, facendo nascere così le prime banche di dati giuridiche, sia legislative che giurisprudenziali, nelle quali, grazie all’indicizzazione dei testi tramite parole chiave o keyword gli operatori del diritto  potevano effettuare semplici e veloci ricerche inserendo i termini di loro interesse.

Per un approfondimento sulla definizione e sul significato dell’informatica giuridica, consigliamo l’ottima trattazione su informatica giuridica e diritto dell’informatica
di Alberto Maria Gambino – Diritto on line (2013) – pubblicata sul sito Treccani
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