Perizia Whatsapp

Perizia su WhatsappTramite strumenti di acquisizione forense e analisi tecnica investigativa è possibile produrre Perizie su Whatsapp a valore legale come prova in Tribunale, utilizzabili in ambito giudiziario all’interno di processi civili o penali o per via stragiudiziale.

La Perizia su Whatsapp può essere realizzata tramite diverse modalità e con diverse finalità:

  • Acquisizione forense certificata delle chat e conversazioni whats app, con cristallizzazione della prova a fini giuridici e valore legale;
  • Verifica e analisi forense dell’utilizzo del controllo remoto a fine di spionaggio e monitoraggio delle chat tramite funzionalità di Whatsapp Web, con tecniche di Whatsapp Web Forensics;
  • Analisi dei file di log di Whatsapp al fine di ricostruire l’attività dell’utente sulla App Whatsapp (invio messaggi di testo, chat, partecipazione a chat di gruppo, cancellazione messaggi, registrazione messaggi audio, chiamata audio Whatsapp, videochiamata whatsapp, etc…)
  • Estrapolazione certificata a valore legale di chat specifiche con finalità di produzione in Giudizio, deposito in fascicolo processuale, predisposizione di allegato a denuncia/querela in processi penali o richiesta di risarcimento in ambito civile;
  • Attestazione e verifica alibi informatico;
  • Recupero dati e chat cancellate da Whatsapp su cellulari, smartphone, Android, Samsung, Apple iPhone o iPad con Sistema Operativo iOS;
  • Analisi dell’applicativo Whatsapp Web con recupero degli artefatti relativi a chat sincronizzate con l’App di Whatsapp su telefonino;
  • Certificazione tramite acquisizione forense dello status, stato o storie Whatsapp pubbliche di un utente, con eventuale testo, foto, video o GIF pubblicati sul profilo di un utente con durata 24 ore;
  • Cristallizzazione forense a validità legale dei contatti e numerazioni telefoniche che hanno visto uno status o le storie Whatsapp di un’utenza di cui si è proprietari, con data e ora di visualizzazione;
  • Congelare come prova mediante copia conforme a valore legale le risposte via messaggio chat a una storia Whatsapp dell’utente proprietario dello smartphone dell’account Whatsapp;
  • Raccolta e acquisizione prove a uso legale in Tribunale in cause penali o civili per divorzio, stalking, calunnia, ingiuria, diffamazione, debiti per i quali si richiede decreto ingiuntivo con provvisoria esecutività, cause di lavoro.

La perizia informatica su Whatsapp può essere asseverata e giurata in Tribunale, per agevolarne ulteriormente l’utilizzo a fini legali in un procedimento civile o in un processo penale. La perizia asseverata e giurata in Tribunale viene prodotta a seguito di richiesta d’integrazione da parte del cliente in fase di preventivo, con pagamento delle marche da bollo per asseverazione e giuramento e onorario aggiuntivo per il perito forense che redige l’elaborato tecnico che viene asseverato per utilizzo giudiziario.

Per poter stilare un preventivo per la perizia Whatsapp ad uso legale è necessario fornire allo Studio indicazioni su marca e modello dello smartphone oggetto di perizia (Samsung, Apple, Nokia, etc…) possibilmente includendo anche la versione del Sistema Operativo (Android, Apple iOS, Windows Phone, Blackberry OS, etc…). Il perito informatico sarà così in grado di formulare un prezzo per l’attività di acquisizione forense certificata delle chat whatsapp o dell’intero smartphone, inclusi eventualmente SMS, iMessage e altri sistemi di chat e messaggistica, con stesura di una relazione tecnica contenente la trascrizione dei messaggi da produrre come prova in un processo penale o procedimento civile o eventualmente in un contenzioso, anche stragiudiziale. L’acquisizione delle chat Whatsapp – talvolta definita anche “legalizzazione delle chat Whatsapp” – viene realizzata con metodologie e strumentazione finalizzata a minimizzare il rischio di contestazione come prova in Giudizio da controparte.

La ragione della necessità di acquisire in maniera forense le chat risiede nel fatto che non è possibile o è proceduralmente complesso richiedere e ottenere i tabulati delle chat Whatsapp né farsi inviare i testi delle conversazioni. I contenuti delle conversazioni non vengono infatti memorizzati da Facebook (proprietario di Whatsapp) poiché la cifratura end-to-end delle chat impedisce ai server di accedere al contenuto leggibile in chiaro. Le chat, le foto e video scambiati e quanto contenuto nelle conversazioni private è memorizzato solamente sui dispositivi coinvolti nella chat privata o nei gruppi Whatsapp. L’unica possibilità di acquisizione che attesti l’integrità dei dati acquisiti è quindi quella di prelevarli dagli smartphone su cui tali messaggi, foto, video o link sono stati salvati.

Nell’eventualità che le chat whatsapp oltre al testo contengano file audio o messaggi vocali, è ovviamente possibile l’acquisizione forense e la trascrizione dei messaggi vocali Whatsapp e di eventuali allegati (file video, audio, pdf, documenti, etc…) con certificazione delle chat, dei messaggi vocali, delle immagini e video scambiati tramite Whatsapp. Per le registrazioni audio trasmesse tramite Whatsapp, nel caso in cui non si riuscisse a comprendere il contenuto, è possibile realizzare – oltre alla certificazione di acquisizione copia conforme – perizia fonica integrativa di rimozione dei disturbi e verifica dell’integrità. La trascrizione dei messaggi vocali Whatsapp ad uso legale per utilizzo in Tribunale può anche essere giurata e asseverata in Tribunale o dal Notaio ad uso legale, così da poter essere prodotta come allegato a querela di parte o per la difesa. Il costo della perizia giurata su Whatsapp a validità legale per utilizzo in Tribunale, in cause Civili processi penali, aumenta rispetto al costo di una normale perizia informatica poiché include l’onorario per il tempo impiegato dal perito informatico per l’asseverazione e giuramento in Tribunale e deve essere integrato anche il prezzo delle marche da bollo da apporre all’elaborato peritale asseverato e giurato, di € 16 ogni 4 pagine.

Se l’indagine riguarda attività d’intercettazione dei messaggi avvenuta tramite Whatsapp Web, è possibile produrre perizia che ne certifichi l’utilizzo, in particolare se l’attività di spionaggio illegale e non autorizzato è ancora in corso. La perizia forense sarà eseguita con strumentazione di acquisizione riconosciuta a livello scientifico così che risulti difficilmente opponibile a terzi e contestabile in dibattimento come prova digitale giudiziaria. Nell’eventualità in cui la copia dei messaggi tramite Whatsapp Web sia stata disattivata, è comunque talvolta possibile acquisire informazioni e tabulati dai file di log dell’App Whatsapp che possono essere utilizzati a fini probatori.

Allo stesso modo, la perizia può provare l’utilizzo del dispositivo e in particolare di Whatsapp in determinati momenti – ad esempio durante un incidente stradale, mentre l’utilizzatore era alla guida, etc… – per verificare e accertare se l’utente stava scrivendo o leggendo messaggi di tresto. Frequentemente, tale perizia tecnica asseverata e giurata può essere utile in caso di contenziosi in ambito d’incidentistica stradale, in particolare se con morti o feriti e quindi in casi nei quali è vitale l’attribuzione della responsabilità del conducente e la verifica dell’utilizzo del cellulare durante la guida. Tramite analisi forense del cellulare  è possibile stabilire non soltanto l’utilizzo di Whatsapp durante la guida, ma anche eventuali telefonate fatte o ricevute, messaggi di testo SMS o MMS, messaggi iMessage, messaggi vocali, scatto di fotografie o filmati.

Ulteriore casistica nella quale una perizia forense su Whatsapp, ma anche su altri sistemi d’instant messaging come Telegram, Signal, Viber, Facebook Messenger o Confide può essere strategica è quella della diffamazione o ingiuria sui gruppi Whatsapp o Telegram. Ricordiamo che la diffamazione è il delitto previsto dall’art. 595 del codice penale italiano e si verifica quando qualcuno, “comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione”, la diffamazione di un soggetto su un gruppo Whatsapp o la diffamazione su un gruppo Telegram configura quindi il reato di diffamazione, poiché i gruppi Whatsapp e Telegram sono in genere composti da almeno tre utenti.

In caso di diffamazione su Whatsapp o Telegram, sia su gruppi o su canali, è strategica la fase di acquisizione certificata delle prove ai fini di certificazione legale per Tribunale, non sufficiente tramite screenshot o stampa anche PDF ma efficace solamente se eseguita tramite estrazione forense dei contenuti della chat o del gruppo attraverso l’utilizzo di strumentazione tecnica certificata per le perizie informatiche. La perizia di acquisizione della prova in questo modo non è opponibile o, in caso di opposizione, è possibile verificare e certificare in contraddittorio l’integrità e l’autenticità dei messaggi e delle chat Whatsapp. Il perito informatico forense deve ovviamente essere coinvolto fin dall’inizio, proprio per preservare e “congelare” ogni possibile prova della diffamazione o dell’ingiuria su chat o gruppi Whatsapp o Telegram producendo una relazione tecnica a fini legali da utilizzare in Tribunale per eventuale querela e richiesta di risarcimento danni in sede civile.

Si osservi infine che l’esportazione in formato testo (TXT) delle chat Whatsapp medinate invio email sarà difficilmente utilizzabile e valida come prova a valore legale in Tribunale poiché mancano le informazioni circa la catena di conservazione, l’acquisizione forense completa del telefono e la dimostrazione che tale chat sia effettivamente originale e integra. L’acquisizione forense delle chat Whatsapp eseguita dallo Studio rispetta i requisiti stabiliti dalla legge 48 del 2008 di completezza, conservazione e integrità dei dati estrapolati, in particolare grazie alla perizia informatica accompagnatoria che illustrerà le varie fasi di acquisizione, quella integrale dell’intero “contenitore” (smartphone, cellulare, etc…) e l’eventuale filtro di selezione (successivo all’acquisizione forense) delle singole chat/gruppi Whatsapp o dei singoli messaggi che il cliente ritiene di voler produrre in Giudizio.

Ricordiamo che, in caso di diffamazione su Facebook (le cui chat con Facebook Messenger funzionano in modo diverso da Whatsapp) o altri social network, la perizia informatica di certificazione legale per il Tribunale delle chat, dei messaggi, dei post, dei commenti o dei like è altrettanto strategica ma deve essere eseguita tramite strumentazione e metodologie diverse, sempre finalizzate a cristallizzare e congelare le prove scaricandone il contenuto diffamatorio in maniera non contestabile dalla controparte.


Vista la mole di richieste che ci pervengono, precisiamo che NON forziamo account Whatsapp, non forniamo servizi d’intercettazione di chat, conversazioni o account Whatsapp, non vendiamo spy software né forniamo indicazioni su come spiare account e numeri di telefono sui quali è attivo il servizio Whatsapp.


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