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Sulle tracce dell’hacker stalker di Noemi con Le Iene

Dopo l’hacker dell’autoscuola sono tornato a collaborare con Le Iene, come perito informatico forense, nel caso di Noemi, una ragazza di Monreale in provincia di Palermo, che da 7 mesi sta raccogliendo prove digitali degli episodi di stalking di cui sarebbe vittima ricevendo quotidianamente messaggi con minacce da parte d’ignoti.

Il servizio de Le Iene, condotto da Veronica Ruggeri, andato in onda in due puntate, la prima il 18 novembre 2025 e la seconda il 26 novembre 2025 si apre con uno scenario nel quale Noemi narra gli eventi di cyberstalking che avrebbe subito nel corso degli ultimi sette mesi, fatti di messaggi SMS o Instagram, chiamate anonime, email con allegati, movimenti sotto casa, luci sospette e persino potenziali telecamere che spiano la vita sua e della madre.

Paolo Dal Checco - Consulente Tecnico Forense per Le Iene nel servizio TV sull'Hacker di Monreale

Gli SMS paiono arrivare dallo stesso numero di telefono della ragazza, si possono quindi fare due ipotesi: spoofing (cioè invio di messaggi utilizzando come mittente il numero di qualcun altro) oppure provenienza degli SMS dallo stesso smartphone che li riceve.

I profili Instagram anonimi paiono essere stati creati e poi cancellati subito dopo le comunicazioni, quindi solo la Polizia Giudiziaria è in grado di ottenere informazioni, dall’esterno anche tramite tecniche OSINT non è possibile ricavare dati che possano essere utili a svelarne l’identità.

Paolo Dal Checco e Matteo Vinci - Forenser per Le Iene

Durante la seconda puntata, nella quale ho contribuito come tecnico informatico forense per Le Iene al fine di far luce sul mistero dello stalker, abbiamo proceduto all’esecuzione di copie forensi tramite software Oxygen Forensics, con varie modalità – inclusa la Full File System FFS tramite Checkm8 – al fine di poter successivamente analizzare i dati acquisiti in maniera forense.

Copia forense smartphone con Checkm8 e Oxygen Forensics

Prima di eseguire le copie forensi, insieme al collega Matteo Vinci – parte della società Forenser – abbiamo provveduto a generare il sysdiagnose degli iPhone e iPad, così da avere traccia dei crash log o bug report, utili per procedere con attività di spyhunting e rilevamento malware e spy software, per verificare l’eventualità che il telefono fosse controllato da remoto.

La gene

Copia forense di smartphone con Oxygen Forensics come consulenza informatica forense per Le Iene

La prima puntata del servizio de Le Iene sull’hacker che minaccia Noemi è visibile a questo link, mentre la seconda puntata – nella quale ho partecipato come consulente informatico forense per Le Iene per produrre copia forense e analisi finalizzata a verificare le attività di cyberstalking e identificarne il potenziale autore – è disponibile sul sito Mediaset nella sezione Le Iene al seguente link.

Con le Le Iene sulle tracce dell’hacker dell’autoscuola

Nel mese di ottobre 2025 sono andate in onda le tre puntate del servizio de Le Iene “Chi è l’hacker dell’autoscuola?” dove – come perito informatico per Le Iene – ho aiutato la iena Veronica Ruggeri a capire chi è l’hacker che per oltre un anno fa cyberstalking a due dipendenti di una scuola guida – Chiara e Andrea – accedendo ai sistemi e intercettando comunicazioni, inviando centinaia di messaggi giornalieri e monitorando in tempo reale le vittime.

Le Iene - Chi è l'hacker della scuola guida

Nei servizi andati in onda su Mediaset ho collaborato come consulente informatico forense per Le Iene supportando Veronica Ruggeri nella difficile analisi forense di un caso – un hacker che da un anno e mezzo tormenta i dipendenti di una scuola guida – dove la tecnologia è protagonista di una situazione paradossale.

Il caso dell’hacker dell’autoscuola trattato a Le Iene al quale ho avuto l’opportunità di collaborare come perito informatico ha destato notevole interesse perché contiene numerosi elementi tecnici tipici di situazioni nelle quali le vittime subiscono attacchi informatici che si concretizzano poi in diversi reati, tra i quali reati informatici come quelli di accesso abusivo (art. 615-ter, c.p.), danneggiamento di dati e programmi informatici (art. 635-bis, c.p.), intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quater, c.p.), interferenze illecite nella vita privata (art. 615-bis, c.p.), installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quinquies, c.p.).

Paolo Dal Checco, Tecnico Informatico Forense per Le Iene

Nell’ambito dei tre servizi andati in onda nel mese di ottobre 2025 sono intervenuto – insieme a parte del team Forenser Srl composto per l’occasione da Matteo Vinci, Daniele Scanu e Marco Musumeci – In qualità di esperto informatico per Le Iene nella fase di ricognizione, intervista ai protagonisti, copia forense di smartphone e PC oltre che analisi forense di PC, smartphone, takeout, account e sistemi per poter arrivare a ricostruire la dinamica degli attacchi informatici subiti.

Durante la prima parte del servizio per Le Iene sull’hacker dell’autoscuola, Veronica Ruggeri fa emergere un quadro preoccupante nel quale i due protagonisti – Andrea e Chiara – illustrano oltre un anno di minacce, email anonime, telefonate, SMS, Whatsapp, messaggi su Instagram, accessi a mailbox, Facebook e social network, conti bancari, modem dell’autoscuola e tante altre superfici d’attacco violate dal misterioso attaccante.

Paolo Dal Checco e Veronica Ruggeri nel servizio per Le Iene sull'hacker dell'autoscuola

Dopo la prima ricognizione con le Iene abbiamo formulato diverse ipotesi operative e iniziato a lavorare sulle copie forensi di PC e smartphone prodotte tramite il software di mobile forensics Oxygen Forensics durante il primo accesso presso la scuola guida.

Copie forensi di smartphone e PC per Le Iene con il software Oxygen Forensics

Durante il secondo accesso sono emersi nuovi indizi, non soltanto informatici, tra i quali un principio d’incendio occorso nei locali dell’autoscuola e un approfondimento di Veronica Ruggeri sulle tempistiche di apertura della serranda dell’autoscuola, per capire come possa essere stata pilotata da remoto una tecnologia che è invece stata progettata per essere gestita soltanto dai telecomandi sincronizzati con la centralina.

Nel terzo servizio de Le Iene sull’hacker dell’autoscuola vengono invece presentati i risultati della perizia informatica svolta uno smarthpone tramite un misto di mobile forensics, network forensics, email forensics e più in generale digital forensics sui dispositivi forniti dalle vittime dello stalking, mostrando come numerose tracce dell’hacker sono state rinvenute in particolare su di uno smartphone.

Le Iene e l'hacker dell'autoscuola con la perizia informatica della società d'informatica forense Forenser Srl

Ricordiamo che in tutti i casi nei quali sono necessari accertamenti su dispositivi mobili o fissi (smartphone, notebook, PC, etc…) è importante rivolgersi a società che si occupano d’informatica forense come la Forenser Srl o lo Studio d’Informatica Forense per cristallizzare le evidenze digitali e produrre analisi tecniche che conducano a una perizia informatica forense.

Per chi avesse curiosità di visionare le tre puntate della serie dell’hacker dell’autoscuola, dove ho avuto l’opportunità di collaborare come perito informatico forense per Le Iene, sono disponibili ai seguenti link sul sito Mediaset:

Poiché il servizio per Le Iene sull’hacker della scuola guida ha sensibilizzato notevolmente il pubblico sulla protezione dei propri dati e dei propri dispositivi, ricordiamo che per difendersi da potenziali malware, virus, trojan o spy software, si possono seguire alcuni consigli, tra i quali ad esempio:

  • scegliere password non facili da indovinare, diverse tra loro e non condividerle;
  • aggiornare smartphone e tablet, incluse le App che non sempre si aggiornano automaticamente;
  • evitare di usare dispositivi troppo obsoleti che non possono essere aggiornati all’ultima versione di iOS o Android;
  • non installare App scaricate fuori dagli store ufficiali, come ad esempio APK che si trovano online o vengono riportati su siti web o SMS ricevuti;
  • non fidarsi di email, SMS, Whatsapp che suggeriscono di cliccare su link o installare App;
  • prestare attenzione alle notifiche di richiesta dei permessi per accedere ad audio, video, GPS, etc…
  • utilizzare un secondo fattore di autenticazione (es. Google Authenticator, SMS, Whatsapp, meglio ancora Yubikey o chiavetta U2F) ove possibile non sullo stesso dispositivo che s’intende proteggere;
  • evitare rooting o jailbreak;
  • attivare l’opzione di protezione avanzata per gli account Apple (Advanced Data Protection) e Google (Advanced Protection Program);
  • in caso di dubbi sulla potenziale compromissione del proprio dispositivo Apple, abilitare l’opzione “Lockdown” su iPhone
  • installare antivirus, antimalware, anche su dispositivi Android o Apple e non solo su PC.