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Corso di Computer Forensics e Indagini Digitali a Torino

Per chi fosse interessato alla computer forensics e digital forensics, durante i giorni di venerdì 14, 21, 28 Ottobre e venerdì 4 Novembre 2016 si terrà il corso sulle attività d’informatica forense e investigazioni digitali.

Corso di Computer Forensics a Torino

Il corso di digital forensics su informatica forense e indagini digitali che si terrà a Torino tra ottobre e novembre 2016 fornirà agli allievi le conoscenze principali dell’informatica forense, mettendo in evidenza sia gli aspetti tecnologici che quelli giuridici attinenti alla prova digitale in ambito d’informatica forense, elementi necessari per le attività di perizia informatica svolta dai consulenti informatici forensi. Durante il corso verrà  illustrato l’utilizzo dei sistemi DEFT e DART, utilizzati quotidianamente da Consulenti Tecnici Forensi e Forze dell’Ordine, per attività digital forensics e incident response su computer e dispositivi mobili.

Si partirà dalle basi della digital forensics, analizzando le metodologie di base impiegate dagli operatori per attività di recupero dati o ricostruzione delle attività svolte sul PC, fino ad arrivare ad illustrare le più sofisticate tecniche di acquisizione forense di evidenze digitali e recupero dati da cellulari, smartphone e tablet mediante sistemi di mobile forensics, oltre che acquisizione e analisi del traffico di rete tramite tecniche di network forensics. Seguiranno nozioni sulle tecniche di analisi, elaborazione, reportistica e relazione tecnica che fanno parte di un corretto processo di perizia informatica prodotta da consulenti informatici forensi specializzati in informatica forense.

Il corso sull’informatica forense e investigazioni digitali che si terrà a Torino è articolato in 4 giornate sia teoriche sia pratico operative sulla digital forensics, con l’ultima giornata che sarà effettuata presso un vero laboratorio d’informatica forense permettendo un approccio strettamente procedurale.

Il dettaglio del programma del corso di Computer Forensics e Acquisizione/Analisi della Prova Digitale è il seguente:

Giorno 1

  • Introduzione alle problematiche di computer forensics
  • Le fasi dell’accertamento forense su dati digitali
  • Princìpi, preparazione, precauzioni e utilizzo dei sistemi live
  • Introduzione al sistema DEFT e DART
  • Utilizzo di DEFT con i principali OS e filesystem
  • Tipologie di acquisizione forense e formati
  • Attività di preview e triage sicuro con DEFT
  • Acquisizione di memorie di massa
  • Acquisizione di memoria volatile
  • Cenni su acquisizione di smartphone

Giorno 2

  • Verifica e apertura delle immagini forensi
  • Virtualizzazione delle immagini
  • Recupero dei dati cancellati
  • Analisi dei metadati
  • Ricostruzione delle attività tramite timeline e supertimeline
  • Rilevamento di compromissioni
  • Analisi delle periferiche USB utilizzate
  • Analisi dei documenti aperti e utilizzati
  • Estrazione di evidenze tramite Bulk Extractor e Autopsy

Giorno 3

  • Riepilogo su metodologie e strumenti di acquisizione
  • Acquisizione di memorie di massa via rete
  • Acquisizione di dispositivi iOS
  • Acquisizione di dispositivi Android
  • Analisi di file pList e database SQLite

Giorno 4

  • Introduzione a DART
  • Panoramica degli strumenti presenti in DART
  • Utilizzo di DART in DEFT
  • Incident response
  • Cracking di password e creazione di dizionari
  • Network forensics
  • Gestione di un incidente informatico
  • Riepilogo degli argomenti

Per informazioni sui costi, sconti di pre-iscrizione, contatti o registrazione al corso di digital forensics e informatica forense, per l’edizione in corso e quelle successive, potete contattare lo Studio agli indirizzi indicati nella pagina contatti.

Sblocco PIN su Apple iOS 9.x 32bit e Samsung Galaxy S6 e S7

Sblocco PIN di iPhone e Android tramite CellebriteDue importanti novità nel campo della mobile forensics: la società israeliana Cellebrite ha recentemente aggiornato il suo servizio CAIS con la funzione di sblocco PIN e acquisizione fisica dei dispositivi Apple con processore a 32 bit senza secure enclave e iOS 9.x, fino a pochi giorni fa impossibili da sbloccare poiché il servizio era disponibile soltanto per gli iPhone/iPad/iPod con versione Apple iOS 8.x.

Ccellebrite CAIS Unlocking ServicesLa funzionalità di sblocco PIN di iPhone e Samsung Android non è stata inserita nei prodotti Cellebrite come UFED ma viene fornita dalla casa produttrice tramite contatto diretto mediante il loro modulo per Cellebrite CAIS Unlocking Services e a pagamento.

I dettagli e le modalità di esecuzione del servizio CAIS vengono forniti su richiesta, sappiamo però che in passato Cellebrite ha fornito assistenza anche all’Autorità Giudiziaria italiana a seguito di consegna a mano dell’iPhone presso la loro sede in Germania poiché il dispositivo da sbloccare possedeva processore A6 a 32 bit senza il sistema secure enclave.

La modalità di acquisizione fisica di un dispositivo mobile indica la possibilità di estrarre l’intero contenuto della memoria flash, tramite una “copia forense” bit-to-bit di tutte le aree, allocate e non, incluse quelle precluse al Sistema Operativo o quelle in cui sono presenti dati cancellati ma non ancora sovrascritti. Ciò permette, in alcuni casi, di eseguire il recupero dati cancellati da smartphone o accedere ad aree di memoria ove sono presenti dati rilevanti per le indagini che l’acquisizione logical o filesystem non riescono a raggiungere. Nell’ambito delle perizie informatiche su cellulare e smartphone, è certamente un elemento strategico poter disporre di una copia fisica del dispositivo e di dati fino a oggi inaccessibili se non tramite rooting o jailbreaking.

Cellebrite dichiara nel suo comunicato online [WBM], sulla brochure del servizio CAIS del 15 luglio [WBM] (dove dichiara “Galaxy S7“) e in quella del 20 luglio [WBM] (dove ha precisa “some Galaxy S7 devices“) di essere la prima società a fornire una “estrazione fisica con decifratura” di alcuni dispositivi iPhone (iOS) e Samsung (Android):

  • iPhone 4S / 5 / 5c, iPad 2 / 3G / 4G, iPad mini 1G e iPod touch 5G con iOS 8.x (8.0 / 8.0.1 / 8.0.2 / 8.1 / 8.1.1 / 8.1.2 / 8.1.3 / 8.2/ 8.3 / 8.4 / 8.4.1) or iOS 9.x (9.0 / 9.0.1 / 9.0.2 / 9.1 / 9.2 / 9.2.1 / 9.3 / 9.3.1 / 9.3.2);
  • Samsung Galaxy S6, Galaxy Note 5 e alcuni dispositivi Galaxy S7 con qualunque versione di Android fino alla Marshmallow 6.0.1 inclusa.

Sembra quindi che sia ancora impossibile lo sblocco di PIN e la physical acquisition di smartphone con processore a 64 bit come l’iPhone 5s, iPhone 6, iPhone 6 plus, iPhone 6s, iPhone 6s plus oppure iPad Air, ipad Air 2, iPad Mini 2, iPad Mini 3, iPad Mini 4.

In particolare, il servizio permette di sbloccare dispositivi iPhone o Samsung protetti da PIN e acquisire in maniera forense il contenuto senza la necessità di eseguire rooting o jailbreak al fine di accedere al’intero filesystem per recuperare email scaricate, dati di applicazioni di terze parti, dati di geolocalizzazione o log di sistema.

Ciò che viene estratto dalla copia fisica dell’iPhone può poi integrare quanto già fino a oggi estraibile tramite il Cellebrite UFED Physical Analyzer, cioè:

  • Dati decodificati: Elenco chiamate, voicemail, contatti, localizzazioni geografiche (WiFi, celle e fix GPS), immagini, video, messaggi di testo SMS, MMS, email, note, applicazioni installate e loro utilizzo, dizionario utente, calendario/agenda, storia dei pairing con dispositivi bluetooth, cache delle mappe;
  • Applicazioni: Skype, Whatsapp, Viber, Fring, MotionX, AIM, TigerText, Facebook Messenger, Twitterrific, Textfree, Google+, Facebook, Foursquare, Garmin, TomTom, Waze, TextNow, Dropbox, Yahoo Messenger, Ping Chat, Twitter, Touch (new ping chat), Find My iPhone, LinkedIn, iCQ, Kik Messenger, Google Maps, Kakaotalk, QIP, Evernote, Vkontakte, Mail.ru
  • Dati di navigazione web: Safari, Opera Mini – bookmark, history e cookies

La tabella di supporto per il recupero dati e lo sblocco del PIN di dispositivi Apple con Sistema Operativo iOS come iPhone, iPad e iPod del software UFED Physical Analyzer è la seguente:

Supporto iPhone iOS di Cellebrite UFED Physical Analyzer

Ricordiamo infine che la società israeliana Cellebrite era tra quelle che si riteneva potessero avere contribuito allo sblocco dell’iPhone di Farook durante le indagini per la strage di San Bernardino e i telefoni per i quali è disponibile il servizio CAIS comprendono anche il modello utilizzato dall’autore della strage Farook, un iPhone 5C con processore a 32 bit e iOS 9.x.

Per approfondimenti sul sistema di protezione dati di Apple iOS, il secure enclave, il boot process e tutto ciò che concerne la sicurezza dei dispositivi iOS consigliamo la lettura della iOS Security Guide ufficiale di Apple [WBM] mentre per una schematizzazione dei dispositivi Apple organizzata per processore, versione iOS e caratteristiche hardware e software consigliamo la pagina Wikipedia sui dispositivi iOS [WBM].

Seminario su Prova Digitale e Indagini Informatiche

Prova Digitale e Indagini InformaticheGiovedì 7 aprile 2016 alle ore 10:30 terrò, presso l’Università degli Studi Milano Bicocca, un seminario su “La Prova digitale e le Indagini Informatiche“, illustrando le diverse modalità di acquisizione della prova nell’ambito della perizia informatica e delle indagini digitali. Il seminario è organizzato dal Prof. Andrea Rossetti nell’ambito della Cattedra di Filosofia del Diritto, A.A. 2015/2016, è aperto a tutti e avrà sede presso l’Università degli Studi Milano Bicocca, edificio U6 aula 35, Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, a Milano, dalle 10:30 alle 12:00.

Si partirà dalle modifiche introdotte nel Codice di Procedura Penale dalla Legge 48/2008 per poi illustrare le basi dell’acquisizione forense di evidenze riprese dall’RFC 3227. Verranno quindi presentati gli strumenti, le metodologie e le problematiche della copia forense di hard disk nell’ambito della computer forensics. Si parlerà quindi dei tool e delle soluzioni per acquisizione forense e recupero dati che si dimostrano attività strategiche durante la perizia su cellulari e smartphone, con alcuni cenni sulle novità emerse con il caso dello sblocco dell’iPhone di San Bernardino.

Dopo aver trattato la perizia informatica forense su computer e cellulari, l’attenzione si sposterà sull’acquisizione forense di siti web e delle evidenze online come profili Facebook, Twitter o Instagram. Anche in questo caso, è necessario seguire particolari metodologie per preservare l’integrità dei dati e garantire la catena di conservazione.

In conclusione, alcuni casi studio come la ormai tradizionale perizia tecnica sul “dipendente infedele” che trafuga i dati aziendali tramite email o pendrive, connessioni di rete o dischi esterni e lascia tracce indelebili che permetteranno al consulente informatico forense di ricostruire le attività eseguite dal dipendente tramite realizzazione di timeline, supertimeline, ricostruzione dell’utilizzo delle periferiche esterne USB, etc…

La presentazione sarà corredata da esempi e aneddoti che illustrano cosa fare e cosa non fare durante le fasi di identificazione, acquisizione, analisi e produzione della consulenza tecnica informatica.

L’FBI chiede ad Apple sblocco PIN iPhone

Sblocco PIN dell'iPhone Apple su richiesta dell'FBIQuesta mattina un Giudice Federale ha intimato ad Apple di soddisfare le richieste dell’FBI finalizzate allo sblocco del PIN impostato sull’iPhone 5C sequestrato dopo la strage di San Bernardino. Apple ha risposto poco dopo che – pur comprendendone le ragioni investigative e potendolo tecnicamente fare – non ha nessuna intenzione di supportare l’FBI nello sblocco dell’iPhone. Continua a leggere

Survey ONIF sul Consulente Informatico Forense

Survey ONIF sulla figura del Consulente Informatico ForenseCome membro e socio fondatore dell’Associazione Nazionale per l’Informatica Forense (ONIF) vorrei sottoporre all’attenzione dei colleghi che operano nell’ambito dell’informatica forense un’iniziativa che siamo certi possa raccogliere il vostro interesse: rispondere ad un questionario specifico sulla figura e l’attività del consulente informatico forense. Vorremmo chiedervi solo qualche minuto del vostro tempo per partecipare al sondaggio che delineerà una ‘foto di gruppo’ della nostra categoria di Consulenti Informatici Forensi, che possa essere d’aiuto sicuramente a valorizzare i ‘pro’, ma anche a comprendere i ‘contro’ focalizzandoli meglio.

Partecipa al sondaggio ONIFAl termine di questa Survey sulla figura del Consulente Tecnico Forense, i risultati saranno esposti e commentati nell’ambito dell’evento che stiamo pianificando come ONIF per febbraio 2016, a cui fin d’ora vi invitiamo.

Per partecipare al questionario, in modo assolutamente anonimo, basta seguire il link, che potete girare a tutti i colleghi interessati. Vi ringraziamo fin d’ora se vorrete contribuire a questo progetto!