Archivi tag: analisi forense

Bitcoin e analisi forense

Martedì 3 novembre alle ore 15 si terrà online una discussione sull’argomento “Bitcoin e analisi forense”, durante il quale discuterò con Francesco Piras di Brightnode delle implicazioni delle criptomonete nelle attività di perizia informatica e indagini forensi in ambito penale e civile.

Bitcoin e Analisi Forense

Gli argomenti del talk saranno diversi e verteranno sugli aspetti investigativi delle criptomonete, concentrandosi sulle tecniche, metodologie e strumenti di bitcoin forensics, presentando le problematiche e le potenzialità della blockchain forensics e blockchain intelligence, metodologie tramite le quali è possibile eseguire l’acquisizione forense e l’analisi forense delle informazioni su wallet, transazioni, indirizzi, chiavi private, chiavi pubbliche e utilizzare tali informazioni a fini giudiziari in una perizia informatica sul Bitcoin, per raccogliere le prove di eventuali furti, truffe, estorsioni, in generale di attività illecite.

L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale Youtube di BrightNode.

HackInBo Safe Edition 2020 – Il Programma dei Workshop

E’ cominciata la pubblicazione dei dettagli dei laboratori che si terranno sabato 30 maggio 2020 nell’ambito dell’evento HackInBo Safe Edition 2020, così da permettere ai partecipanti – che dalle iscrizioni su Linkedin risultano già oltre un migliaio – di prepararsi scaricando in anticipo eventuali contenuti, materiale, software utile per il workshop.

I dettagli dei workshop saranno pubblicati man mano sui canali ufficiali HackInBo e, di volta involta, verranno aggiunti al presente post per poter raccogliere comodamente in un’unica area tutti gli interventi, i link ai download per i lab, e il programma completo della giornata.

Programma della conferenza HackInBo Safe Edition del 30 maggio 2020

Ricordiamo che la giornata di formazione gratuita sarà trasmessa in live sul Canale Ufficiale Youtube di HackInBo e su eventuali altri social network che verranno pubblicati a breve.

Inizio streaming YouTube – Mario Anglani & Davide “DANTE” Del Vecchio (9:25)

Andrea Draghetti – Phishing (09:30 – 10:30)

Descrizione: Creiamo assieme una campagna di phishing finalizzata a carpire credenziali o a divulgare file malevoli. Sfrutteremo diverse tecniche utili ad evadere le blocklist di Safe Browsing o le regole di filtraggio dei filtri anti-spam.

Cosa serve:

  • WebServer Apache o NGINX
  • PHP
  • IDE
  • Repository GitHub: https://github.com/drego85/HackInboSafeEdition

Difficoltà: easy

Paolo Dal Checco – Email forensics (10:30 – 11:30)

Descrizione: La demo consisterà nel manipolare e falsificare alcuni messaggi di posta elettronica con il fine di cambiarne contenuti, data e persino allegati, non soltanto in locale ma anche direttamente sul server, creando mail verosimili ma mai ricevute né inviate o, ancora, ricevute e inviate ma con contenuti diversi, esattamente come avviene durante alcuni tipi di attacco Man in The Mail / Business Email Compromise finalizzati a deviare bonifici in modo fraudolento. Al termine della demo, scopriremo però come le manipolazioni ai messaggi di posta elettronica possono non lasciare tracce a livello RFC822 ma ne lasciano quasi sempre a livello di metadati IMAP, permettendo quindi al consulente informatico forense di rilevare in modo puntuale l’alterazione e la falsificazione delle mail. In sostanza, l’attività che verrà presentata nel workshop sulla falsificazione e il rilevamento delle manipolazioni delle mail sarà quella che il consulente tecnico e l’investigatore digitale svolgono quando lavorano su incarichi di perizia informatica su messaggi di posta elettronica e PEC nei quali viene richiesta la verifica dell’integrità e originalità dei messaggi oltre alla sempre doverosa copia forense delle caselle di posta o delle email che devono essere oggetto di analisi forense.

Cosa serve: Un client di posta Thunderbird, se possibile portable così da non richiedere installazione, un editor di testi (es. Notepad++) e una casella email (es. Gmail) che supporti accesso IMAP sulla quale fare i test di manipolazione messaggi di posta elettronica e rilevamento tracce di alterazione.

Difficoltà: medium

Paolo Perego – x86 Shellcoding Cakestar – Exploit Development Basics – Sviluppo di uno shellcode per customizzare i nostri exploit (11:30 – 12:30)

Descrizione: A volte, durante un penetration, devi customizzare il payload del tuo exploit per evitare l’antivirus installato sul server o l’IDS o semplicemente perché vuoi divertirti un po’ avendo il pieno controllo del codice che vuoi far eseguire al tuo exploit. Durante questo talk creeremo qualche semplice shellcode per Linux su architettura x86 e aggiungeremo un po’ di offuscamento, di egg hunting e di polimorfismo per far evolvere il nostro payload.

Cosa serve: Una VM Linux, un editor di testo, nasm, ld, gdb (peda nel caso). I partecipanti devono avere un minimo di conoscenze su registri x86 e sapere qualcosa di assembly. Il talk sarà veramente basic e molto introduttivo.

Difficoltà: easy

Antonio Parata – Analisi di un binario estratto da un Incident Response (12:30 – 13:30)

Descrizione: La demo avrà’ come scenario l’analisi di un binario che e’ stato identificato come sospetto durante un Incident Response. Lo scopo e’ quello di effettuare il reverse engineering del binario al fine di classificarlo e di estrarne i relativi IOCs e TTPs. Al fine di poter seguire la demo, i partecipanti dovranno effettuare il download degli strumenti utilizzati per effettuare l’analisi. Sara’ inoltre necessario disporre di un software di virtualizzazione, per poter eseguire eventuale codice malevolo.

Cosa serve: La demo ha un taglio tecnico, e’ quindi richiesto che i partecipanti conoscano i concetti base di come effettuare il debug di un programma o di analizzare il codice di un file binario. Una breve introduzione verrà’ comunque effettuata all’inizio della demo.

Materiale: https://github.com/enkomio/Conferences/blob/master/HackInBoSafeEditionMay2020/README.md

Difficoltà: hard

Alessandro Di Carlo – Scenari reali di DFIR: Tips&Tricks per una corretta analisi (13:30 – 14:30)

Cosa serve: Verranno resi disponibili alcuni scenari di compromissione sotto forma di copia forense (raw, E01). Al fine di portare a termine in modo corretto l’investigazione, si consiglia di scaricare ed installare il seguente materiale.

Materiale:

  • VMware (qualsiasi versione)
  • Zimmermann tools (https://lnkd.in/eCwhuJe)
  • Autopsy 4.15 (https://lnkd.in/fzGpgsd)
  • FTK Imager v.4.3.0 (https://lnkd.in/ewMB_zV)”

Difficoltà: medium

Mattia Epifani – iOS Forensics a costo zero (14:30 – 15:30)

Descrizione: L’obiettivo della demo è di illustrare l’utilizzo del jailbreak checkra1n su un dispositivo iOS o script ios_bfu_triage per acquisire il contenuto dello stesso, ottenendo un file TAR che può essere poi analizzato con diversi strumenti forensi, anche gratuiti. La seconda parte della demo sarà pratica, basata su una immagine di iOS 13 che sarà analizzata con strumenti OpenSource.

Cosa serve: Seguire le istruzioni disponibili a questo link su GitHub: https://github.com/mattiaepi/HackInBoSafeEdition2020/blob/master/README.md.

Difficoltà: medium

Igor Falcomatà & Gianfranco Ciotti – Come aggirare i sistemi a doppia autenticazione (phishing-ng) (15:30 – 16:30)

Descrizione: L’autenticazione a due o più fattori è considerato uno degli strumenti di protezione tra i più sicuri per proteggere l’accesso ai dati e alle applicazioni, soprattutto quelli relativi ai servizi di home banking. Il tentativo di mettere un freno alle sempre più crescenti frodi online attraverso questi strumenti è veramente efficace? Per dare una risposta a questa domanda il metodo migliore è toccarlo con mano: proviamo insieme a bypassare 2FA.

Cosa serve: Al fine di poter seguire la demo è necessario avere a disposizione una qualsiasi installazione di Golang, openssl e un qualsiasi editor di testo.

Difficoltà: easy

Tsurugi Linux: Davide Gabrini, Marco Giorgi, Giovanni Rattaro e Massimiliano Dal Cero” – InvestigazIoni #DFIR e #OSINT con il progetto #Tsurugi #Linux (16:30 – 17:30)

Descrizione: Durante la sessione demo verranno mostrati diversi tipi d’investigazioni utilizzando svariati tool e abbordando diversi argomenti.

Chiusura Evento (17:30 – 17:35)

Corso Digital Forensics e Cyber Security - Ordine degli Ingegneri di Venezia

Corso su Digital Forensics & Cyber Security per Ordine Ingegneri di Venezia

Dal 14 maggio al 12 giugno 2019 si terrà a Venezia il Corso su Digital Forensics & Cyber Security organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia e la Fondazione Ingegneri Veneziani, insieme all’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia, la Fondazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia e il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Venezia.

Corso Digital Forensics e Cyber Security - Ordine degli Ingegneri di Venezia

Lo scopo del corso è quello di fornire una introduzione con successivo approfondimento nel mondo dell’informatica forense e investigazione digitale. Durante il corso ai partecipanti verranno aggiornati su vari argomenti di informatica forense e potranno seguire dei laboratori pratici, apprendendo le nozioni necessarie per eseguire perizie informatiche forensi, come la ricerca e il recupero di file nascosti o cancellati, l’esecuzione di copia forense di supporti digitali secondo le norme di legge e best practice, anche attraverso l’utilizzo di vari strumenti hardware e software, scopriranno le basi delle ricerche OSINT e dell’acquisizione forense delle pagine web o email, apprenderanno nozioni di crittografia, tecniche di attacco e difesa informatica, con integrazione continua e riferimenti a casi di studio reali opportunamente anonimizzati.

Il corso è rivolto, oltre che agli Ingegneri, anche a Forze dell’Ordine, CTU, Periti, Investigatori, Informatici, Consulenti, Studenti, Avvocati e Appassionati di Indagini Informatiche e permetterà di ricevere attestato di frequenza e riconoscimento di crediti formativi.

Con orario dalle ore 9,30 alle ore 13,15 e dalle ore 14,30 alle ore 18,15, presso la sede dell’Ordine in Via Bruno Maderna, 7, Mestre (Venezia) il corso sulla digital forensics e cybersecurity consiste in 30 ore di lezione frontale tenuta da un team di docenti provenienti da tutta Italia, tutti operanti nell’ambito dell’informatica forense e delle indagini digitali.

I docenti del corso su digital forensics e cybersecurity sono i seguenti: l’Ing. Alberto Bulzatti, il Dott. Nanni Bassetti, l’Ing. Michele Vitiello, il Dr. Paolo Dal Checco, l’Ing. Paolo Reale, il Dott. Massimo Iuliani

Il programma del Corso su Informatica Forense e Cyber Security che si terrà a Venezia Mestre, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri, è il seguente:

PRIMA GIORNATA – Martedì 14 maggio 2019

Presentazione corso e saluti di benvenuto
Ingegnere Alberto Bulzatti – Dottor Nanni Bassetti
Introduzione alla Digital Forensics e cenni alla Cyber Security: Best practices e acquisizione della prova scientifica. Laboratorio di Digital Forensics con sistemi Open Source esempi pratici con Distro Forense Caine, test e analisi forense.

SECONDA GIORNATA: Martedì 28 maggio 2019

Ingegnere Michele Vitiello
Digital Forensics e investigazioni digitali: ruolo e compiti del Consulente Informatico Forense. Copia Forense e Analisi con strumenti commerciali, Ufed 4PC, Axiom e tool commerciali. Laboratorio Pratico di Informatica Forense.
Dottor Paolo Dal Checco
OSINT e Informatica Forense: principali tecniche di ricerca online da fonti aperte. Acquisizione forense della prova digitale presente su Internet ottenuta anche tramite ricerche OSINT: siti web, forum, profili social network ma anche email, PEC, chat e messaggi. Cristallizzazione delle evidenze, privacy e catena di conservazione.

TERZA GIORNATA – Lunedì 3 giugno 2019

Ingegnere Paolo Reale
Architettura delle reti radiomobili: analisi dei tabulati di traffico e relativi strumenti, localizzazione tramite analisi delle celle telefoniche, rilevazione e mappatura delle coperture per analisi forense, casi reali.

QUARTA GIORNATA – Mercoledì 12 giugno 2019

Dottor Massimo Iuliani
Multimedia Forensics: Tecnologie per l’investigazione di immagini, video e Audio digitali (Restauro, Perizia Fonica e Trascrizione Intercettazioni), – Analisi dei metadati e di codifica- Tracce di singole e multipla compressione, Image and Video Ballistic.

Download di Deft XVA Linux per Informatica Forense

DEFT XVA Virtual Machine disponibile per il download

Download di Deft XVA Linux per Informatica ForenseDEFT XVA, la tanto attesa versione X della piattaforma di analisi forense e investigazioni digitali DEFT Linux è disponibile per il download, sotto forma di disco virtuale importabile su VMWare o VirtualBox e contenente strumenti per attività di analisi forense in ambito d’informatica forense e indagini digitali.

Basata su Ubuntu Mate 18.04, con il kernel in versione 4.15.0-36-generic, DEFT Linux X contiene una raccolta di tool free ed open source per l’analisi forense e indagini digitali, che vanno dall’estrazione artefatti, mount, data recovery, network forensics, hashing, OSINT, Imaging, password recovery, picture forensics, live forensics, malware analysis, timeline, virtual forensics, mobile forensics, wipe, mount manager e per concludere Autopsy.

DEFT XVA Distribuzione Forense Linux

 

DEFT XVA, ultima piattaforma della suite DEFT Linux, componente strategica di ogni consulente informatico forense, non viene avviata con utente root autenticato sul sistema ma con lo user “investigator”, la cui password di default è “investigator”. In ambito di perizia informatica forense, una distribuzione come DEFT Linux può essere utile per eseguire attività di analisi forense delle evidenze e produrre una relazione tecnica contenente le risultanze della propria attività d’indagine digitale sui dati ottenuti tramite copia forense, eseguita ad esempio tramite la versione ridotta della piattaforma DEFT, chiamata DEFT Zero e disponibile da settembre nella versine 2018.2.

Su DEFT XVA, per montare in lettura o scrittura dispositivi di archiviazione di massa (hard disk, pendrive, schede di memoria, etc…) sono disponibili sia l’interfaccia grafica di mount manager, sia i comandi “wrtblk” e “wrtblk-disable” già presenti da anni sulla piattaforma DEFT Zero.

DEFT XVA mount manager per montare dischi in read only o scrittura

Si ricorda infatti che DEFT Linux non monta in automatico i dischi connessi al PC né al momento del boot e neanche successivamente, quando vengono collegati nuovi dispositivi, ma offre sempre la possibilità di montare in modalità sola lettura (“read-only” o “ro”) o in scrittura (“read-write”, “rw”) i dischi sia tramite il file manager grafico PCManFM, cliccando con il tasto destro sul disco che s’intende montare e selezionando”Mount in protected mode (Read Only)” per montare i dischi in modalità read only e “Mount Volume” per montarli in scrittura.

DEFT Zero file manager per montare i dischi in read only

Per chi preferisce la linea di comando, è sempre possibile bloccare e sbloccare la scrittura su disco (che di default è sempre bloccata) tramite gli script “wrtblk-disable” e “wrtblk-enable”. Lo script “wrtblk-disable” prende in input il nome del device da sbloccare in scrittura (quindi sul quale sarà possibile fare un mount in modalità “rw”), digitando ad esempio “wrtblk-disable sda” per sbloccare il device /dev/sda, che potrà quindi essere montato anche in scrittura o sul quale sarà possibile scrivere anche direttamente tramite dd).

Per bloccare nuovamente il disco in sola lettura, è sufficiente digitare – sempre da linea di comando – lo script “wrtblk” seguito dal device sul quale s’intende impedire la scrittura. Il comando “wrtblk sda“, ad esempio, farà sì che sul device /dev/sda diventi impossibile scrivere, sia tramite mount in modalità “rw” ma anche a basso livello, agendo direttamente sul dispositivo tramite comandi come dd, dcfldd o dc3dd.

I due script “wrtblk” e “wrtblk-disable” non fanno altro che richiamare il comando linux “blockdev”, che con il parametro “–setrw” abilita la scrittura su di un disco, mentre con il comando “–setro” ne blocca la scrittura permettendone soltanto la lettura, secondo questo schema:

  • blockdev –setrw /dev/sdX“: permette la scrittura sul device sdX;
  • blockdev –setro /dev/sdX“: blocca la scrittura sul device sdX, permettendo la sola lettura.

Una volta bloccato o sbloccato da scrittura un dispositivo, è comunque necessario – per scriverci o leggerne il contenuto – eseguire il comando “mount” con gli opportuni parametri “-o ro” (per montare in sola lettura, read-only) oppure “-o rw” (per montare in lettura e scrittura – read-write) da GUI oppure da cmdline.

Il download della virtual appliance DEFT X può essere eseguito gratuitamente tramite il mirror GARR (spesso non funzionante) oppure tramite la piattaforma di file sharing Mega. Purtroppo la dimensione del file contenente la VA è notevole, il file compresso “DeftXva.1.zip” che si scarica dal mirror GARR e da Mega occupa ben 13 GB e contiene un disco virtuale VMDK da 36 GB.

L’archivio ZIP “DeftXva.1.zip” che si ottiene al seguito del download contenente la macchina virtuale DEFT XVA produce i seguenti valori hash:

  • MD5: 1ccb2b3e5934712805f572848647e53c
  • SHA1: a07fec3990614bef8672ed27112c15c9a3dba35d
  • SHA256: 291f0a8fd1c3552fbf51cd826779c541e29650dd7e65038e9f2cd1eb63ac60cd

Il file “Deft X, va-disk1.vmdk” contenuto all’interno dell’archivio “DeftXva.1.zip” in download possiede i seguenti valori hash:

  • MD5: 54ad69a107a262046a7881856186f2e7
  • SHA1: 9d188848111c48a0a19cb82677d1e6374de3b08c
  • SHA256: dd3e76f25051bacf88cfa75f2596e915df79ce4f4a87564683d1c6c202db65c3

Al suo interno è contenuto un disco virtuale VMDK, che è necessario importare in una macchina virtuale creata, ad esempio, tramite VMWare oppure VirtualBox.

Scuola del Difensore Penale presso il Palazzo di Giustizia di Torino

Scuola per la Formazione Tecnica e Deontologica del Difensore Penale

Scuola del Difensore Penale presso il Palazzo di Giustizia di TorinoMartedì 18 settembre 2018, dalle 14:30 alle 17:30, terrò a Torino la lezione “L’analisi dei delitti contro la personalità individuale, la libertà personale e dei reati informatici attraverso la discussione di casi pratici” insieme agli Avv.ti Giuseppe Caprioli e Monica Senor nell’ambito della “Scuola per la Formazione Tecnica e Deontologica del Difensore Penale” organizzata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino e dalla Camera Penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e Valle d’Aosta per il 2018 e 2019 con la collaborazione degli Avv.ti Guido Anetrini, Flavio Campagna, Francesca Maria Chialva, Federico Morbidelli, Marco Longo, Luciano Paciello, Barbara Passanisi, Vittorio Maria Rossini, Claudio Strata e la direzione dell’Avv. Daniele Zaniolo.

Scuola di Formazione Tecnica e Deontologica del Difensore Penale

Il mio modesto contributo verterà sulle problematiche legate alla raccolta delle prove, fin dalla fase iniziale, quando si corre alto rischio di perdere o corrompere le evidenze digitali a causa di azioni errate (da parte di vittima o chi interviene e la supporta). Tratterò quindi alcuni casi pratici illustrando cosa è bene fare e cosa è consigliabile non fare per gestire al meglio un reato informatico dal punto di vista tecnico di informatica forense, in collaborazione con il consulente della difesa. Il legale avrà quindi alcune indicazioni su come condurre l’indagine difensiva supportando il consulente tecnico di parte, l’informatico forense o l’investigatore informatico nella perizia tecnica e analisi forense sui dispositivi o sui dati a disposizione. Verranno altresì mostrati alcuni esempi di perizie informatiche nei quali sono state prese scelte diverse in base alle tipologie di prove da inserire a processo tramite acquisizione forense, siano esse dati presenti su PC, notebook, smartphone, web, rete, social network.

L’incontro si terrà presso la Maxi Aula 2 del Palazzo di Giustizia di Torino e fa parte di un ciclo di lezioni avviato a febbraio 2018 che terminerà a maggio 2019. Tutti gli argomenti oggetto delle lezioni in programma saranno trattati ponendo specifica attenzione alla casistica, alle strategie difensive e agli aspetti deontologici rilevanti. Per maggiori informazioni, s’invita a visionare il volantino riportato online dall’Ordine degli Avvocati di Cuneo è disponibile in copia locale anche a questo link.