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Con le Le Iene sulle tracce dell’hacker dell’autoscuola

Nel mese di ottobre 2025 sono andate in onda le tre puntate del servizio de Le Iene “Chi è l’hacker dell’autoscuola?” dove – come perito informatico per Le Iene – ho aiutato la iena Veronica Ruggeri a capire chi è l’hacker che per oltre un anno fa cyberstalking a due dipendenti di una scuola guida – Chiara e Andrea – accedendo ai sistemi e intercettando comunicazioni, inviando centinaia di messaggi giornalieri e monitorando in tempo reale le vittime.

Le Iene - Chi è l'hacker della scuola guida

Nei servizi andati in onda su Mediaset ho collaborato come consulente informatico forense per Le Iene supportando Veronica Ruggeri nella difficile analisi forense di un caso – un hacker che da un anno e mezzo tormenta i dipendenti di una scuola guida – dove la tecnologia è protagonista di una situazione paradossale.

Il caso dell’hacker dell’autoscuola trattato a Le Iene al quale ho avuto l’opportunità di collaborare come perito informatico ha destato notevole interesse perché contiene numerosi elementi tecnici tipici di situazioni nelle quali le vittime subiscono attacchi informatici che si concretizzano poi in diversi reati, tra i quali reati informatici come quelli di accesso abusivo (art. 615-ter, c.p.), danneggiamento di dati e programmi informatici (art. 635-bis, c.p.), intercettazione di comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quater, c.p.), interferenze illecite nella vita privata (art. 615-bis, c.p.), installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617-quinquies, c.p.).

Paolo Dal Checco, Tecnico Informatico Forense per Le Iene

Nell’ambito dei tre servizi andati in onda nel mese di ottobre 2025 sono intervenuto – insieme a parte del team Forenser Srl composto per l’occasione da Matteo Vinci, Daniele Scanu e Marco Musumeci – In qualità di esperto informatico per Le Iene nella fase di ricognizione, intervista ai protagonisti, copia forense di smartphone e PC oltre che analisi forense di PC, smartphone, takeout, account e sistemi per poter arrivare a ricostruire la dinamica degli attacchi informatici subiti.

Durante la prima parte del servizio per Le Iene sull’hacker dell’autoscuola, Veronica Ruggeri fa emergere un quadro preoccupante nel quale i due protagonisti – Andrea e Chiara – illustrano oltre un anno di minacce, email anonime, telefonate, SMS, Whatsapp, messaggi su Instagram, accessi a mailbox, Facebook e social network, conti bancari, modem dell’autoscuola e tante altre superfici d’attacco violate dal misterioso attaccante.

Paolo Dal Checco e Veronica Ruggeri nel servizio per Le Iene sull'hacker dell'autoscuola

Dopo la prima ricognizione con le Iene abbiamo formulato diverse ipotesi operative e iniziato a lavorare sulle copie forensi di PC e smartphone prodotte tramite il software di mobile forensics Oxygen Forensics durante il primo accesso presso la scuola guida.

Copie forensi di smartphone e PC per Le Iene con il software Oxygen Forensics

Durante il secondo accesso sono emersi nuovi indizi, non soltanto informatici, tra i quali un principio d’incendio occorso nei locali dell’autoscuola e un approfondimento di Veronica Ruggeri sulle tempistiche di apertura della serranda dell’autoscuola, per capire come possa essere stata pilotata da remoto una tecnologia che è invece stata progettata per essere gestita soltanto dai telecomandi sincronizzati con la centralina.

Nel terzo servizio de Le Iene sull’hacker dell’autoscuola vengono invece presentati i risultati della perizia informatica svolta uno smarthpone tramite un misto di mobile forensics, network forensics, email forensics e più in generale digital forensics sui dispositivi forniti dalle vittime dello stalking, mostrando come numerose tracce dell’hacker sono state rinvenute in particolare su di uno smartphone.

Le Iene e l'hacker dell'autoscuola con la perizia informatica della società d'informatica forense Forenser Srl

Ricordiamo che in tutti i casi nei quali sono necessari accertamenti su dispositivi mobili o fissi (smartphone, notebook, PC, etc…) è importante rivolgersi a società che si occupano d’informatica forense come la Forenser Srl o lo Studio d’Informatica Forense per cristallizzare le evidenze digitali e produrre analisi tecniche che conducano a una perizia informatica forense.

Per chi avesse curiosità di visionare le tre puntate della serie dell’hacker dell’autoscuola, dove ho avuto l’opportunità di collaborare come perito informatico forense per Le Iene, sono disponibili ai seguenti link sul sito Mediaset:

Poiché il servizio per Le Iene sull’hacker della scuola guida ha sensibilizzato notevolmente il pubblico sulla protezione dei propri dati e dei propri dispositivi, ricordiamo che per difendersi da potenziali malware, virus, trojan o spy software, si possono seguire alcuni consigli, tra i quali ad esempio:

  • scegliere password non facili da indovinare, diverse tra loro e non condividerle;
  • aggiornare smartphone e tablet, incluse le App che non sempre si aggiornano automaticamente;
  • evitare di usare dispositivi troppo obsoleti che non possono essere aggiornati all’ultima versione di iOS o Android;
  • non installare App scaricate fuori dagli store ufficiali, come ad esempio APK che si trovano online o vengono riportati su siti web o SMS ricevuti;
  • non fidarsi di email, SMS, Whatsapp che suggeriscono di cliccare su link o installare App;
  • prestare attenzione alle notifiche di richiesta dei permessi per accedere ad audio, video, GPS, etc…
  • utilizzare un secondo fattore di autenticazione (es. Google Authenticator, SMS, Whatsapp, meglio ancora Yubikey o chiavetta U2F) ove possibile non sullo stesso dispositivo che s’intende proteggere;
  • evitare rooting o jailbreak;
  • attivare l’opzione di protezione avanzata per gli account Apple (Advanced Data Protection) e Google (Advanced Protection Program);
  • in caso di dubbi sulla potenziale compromissione del proprio dispositivo Apple, abilitare l’opzione “Lockdown” su iPhone
  • installare antivirus, antimalware, anche su dispositivi Android o Apple e non solo su PC.

La raccolta delle prove dei comportamenti illeciti dei lavoratori

Mercoledì 12 maggio 2021 si terrà il workshop dal titolo “I controlli ‘tecnologici’ sull’attività dei lavoratori”, organizzato dalla società Paradigma, durante la quale verrà analizzato il quadro normativo in materia di controlli a distanza sull’attività dei lavoratori alla luce della recente evoluzione giurisprudenziale, delle indicazioni del Garante Privacy e dei provvedimenti ministeriali in materia.

Un focus particolare sarà dedicato alle peculiarità dei controlli “tecnologici” in caso di smart working e ai controlli sulla performance lavorativa, che possono portare alla copia forense dei dispositivi, analisi tecnica e redazione di una perizia informatica forense per utilizzo in Tribunale. È nota, ad esempio, la problematica dell’attività difensiva in ambito di “dipendenti infedeli”, per i quali l’azienda ha il diritto di difesa e indagine forense, spesso gestita tramite incarico d’indagine difensiva a consulenti informatici forensi o agenzie investigative.

Saranno presentate le corrette modalità di regolamentazione dell’utilizzo degli strumenti di lavoro, al fine di mettere i partecipanti nella condizione di poter valutare la congruità delle privacy policies e dei regolamenti aziendali adottati. Saranno infine individuate le corrette modalità di gestione delle possibili patologie, con specifico riguardo alla corretta impostazione del procedimento disciplinare e del licenziamento.

Controllo dei Lavoratori e Perizia Informatica

Durante il workshop organizzato da Paradigma, porterò il mio piccolo contributo presentando un approfondimento relativo alle attività di perizia informatica svolta in ambito di raccolta delle prove dei comportamenti illeciti dei lavoratori e gli strumenti di forensic investigation, spesso informalmente indicati come parte dell’indagine difensiva dell’azienda in caso di “dipendente infedele“, con il seguente programma di dettaglio dell’intervento di circa un’ora:

  • Le attività illecite condotte dai lavoratori per mezzo di strumenti informatici
  • Le tecniche investigative per l’accertamento di comportamenti illeciti
  • Le criticità delle “ispezioni forensi” e le buone prassi per la loro corretta gestione
  • I limiti dell’utilizzabilità in giudizio di prove digitali erroneamente raccolte
  • Le modalità di cristallizzazione e acquisizione forense dei dispositivi informatici
  • L’analisi forense per la ricostruzione della prova informatica
  • La redazione e produzione in giudizio della perizia informatica forense

Il programma integrale della giornata sul Controllo dei Lavoratori organizzato da Paradigma è scaricabile dal seguente link e viene riportato qui di seguito:

Mercoledì 12 maggio 2021, I controlli “tecnologici” sull’attività dei lavoratori

I limiti ai controlli a distanza sull’attività dei lavoratori, le modalità di effettuazione del monitoraggio “lecito” e i “controlli difensivi”
I limiti del controllo “lecito” alla luce delle disposizioni dell’art. 4 Statuto Lavoratori e della più recente evoluzione giurisprudenziale
Il quadro normativo di riferimento dopo l’entrata in vigore del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e della normativa nazionale di adeguamento del Codice Privacy
Il concetto di “strumento di lavoro” nella norma e nella lettura del Garante Privacy
La legittimità dei “controlli difensivi” alla luce del nuovo quadro normativo e giurisprudenziale
Avv. Annalisa Reale
Chiomenti

Le implicazioni in materia di controlli e di privacy nel remote working e nello smart working
Il lavoro a distanza: telelavoro, remote working e smart working
Il potere disciplinare nell’accordo individuale
Il controllo a distanza e la tutela della privacy dei lavoratori nelle nuove forme di remote working/smart working
Le problematiche connesse agli strumenti utilizzati, alla sicurezza e alla protezione dei dati e del know how aziendale
L’uso autorizzato dei propri dispositivi da parte del dipendente (BYOD)
Gli adempimenti privacy: regolamento interno e informativa ai dipendenti
La regolamentazione del “diritto alla disconnessione”
Avv. Aldo Bottini
Toffoletto De Luca Tamajo e Soci
AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani

Analisi dei recenti orientamenti giurisprudenziali e delle indicazioni del Garante privacy e dell’INL e gli impatti sulla gestione del procedimento disciplinare
I recenti orientamenti giurisprudenziali
Le recenti indicazioni del Garante privacy e dell’INL
L’utilizzo degli strumenti di lavoro e le possibili implicazioni in materia disciplinare
L’esercizio del potere disciplinare: modalità e limiti
Tecniche di redazione delle lettere di contestazione
Le prove nel procedimento disciplinare e le giustificazioni
Tecniche di redazione delle lettere di licenziamento
Il licenziamento per condotte accertate attraverso gli strumenti di controllo a distanza: l’inadempimento contrattuale
Avv. Enrico Barraco
Studio Legale Barraco

I controlli sulla performance lavorativa effettuati tramite applicativi e strumenti informatici e i limiti imposti dalla disciplina dei controlli a distanza
Differenza tra controllo sulla produttività e classico controllo difensivo
I controlli sulla produttività e i limiti dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori
I limiti al controllo del rendimento della prestazione e i cd controlli difensivi occulti
Il controllo sulla produttività del lavoratore in smart working
I sistemi di controllo sulle chiamate e sui volumi gestiti: la posizione del Garante
L’utilizzabilità in sede disciplinare dei dati raccolti
L’adeguata informazione
Prof. Avv. Arturo Maresca
Sapienza Università di Roma

L’implementazione e l’aggiornamento delle policy e dei regolamenti aziendali sull’utilizzo degli “strumenti di lavoro” e sui social network
La necessità della policy aziendale
Il contenuto degli accordi finalizzati a consentire un utilizzo promiscuo, personale e professionale, delle dotazioni aziendali
L’informativa ai dipendenti sul corretto utilizzo degli strumenti di lavoro
La tensione tra rapporto di lavoro e vita privata: i limiti alla disciplina dell’utilizzo dei social network da parte dei dipendenti
Il fil rouge tra l’art. 4 (divieto di controlli a distanza) e l’art. 8 dello Statuto dei Lavoratori (divieto di indagine sulle opinioni): i dati raccolti occasionalmente sui social e il loro possibile utilizzo nei confronti dei lavoratori
Schemi applicativi di policy e regolamenti aziendali
Le conseguenze in caso di violazione dell’obbligo di informativa: casistica giurisprudenziale
Avv. Alessandro Paone
LabLaw Studio Legale

La raccolta delle prove dei comportamenti illeciti dei lavoratori e gli strumenti di forensic investigation
Le attività illecite condotte dai lavoratori per mezzo di strumenti informatici
Le tecniche investigative per l’accertamento di comportamenti illeciti
Le criticità delle “ispezioni forensi” e le buone prassi per la loro corretta gestione
I limiti dell’utilizzabilità in giudizio di prove digitali erroneamente raccolte
Le modalità di cristallizzazione e acquisizione forense dei dispositivi informatici
L’analisi forense per la ricostruzione della prova informatica
La redazione e produzione in giudizio della perizia informatica forense
Dott. Paolo Dal Checco
Consulente Informatico Forense

OSINT Day 2021

Venerdì 30 Aprile 2021, dalle ore 15:00, si terrà il primo OSINT Day italiano, conferenza interamente dedicata all’Open Source Intelligence tutta italiana, organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale “OSINTItalia“.

OSINT Day 2021

In un mondo sempre più sommerso d’informazioni, spesso nascoste e non facili da trovare, le tecniche di OSINT e ricerca online possono firnire un fondamentale contributo in ogni ambito, dal pubblico al privato, dalle investigazioni digitali al mondo solidale.

Il primo OSINT Day italiano, organizzato dall’Associazione OSINTITALIA in collaborazione con il Corso di Perfezionamento in Criminalità informatica e investigazioni digitali dell’Università degli studi di Milano tratterà proprio di tematiche quali l’applicazione dell’OSINT alla privacy e data protection, studio di attività criminali, sicurezza aziendale, analisi societarie, supporto alla digital forensics, contrasto alla disinformazione digitale, OSINT solidale.

Speaker e programma dell’evento OSINT Day

Durante le 4 ore dell’evento OSINT Day si altereranno professionisti, volontari e rappresentanti delle istituzioni che ogni giorno operano nel campo, che ci aiuteranno a scoprire cos’è l’OSINT, come può essere utilizzato a fini sociali, iniziative internazionali aperte a volontari in tutto il mondo ed esempi pratici di attività.

ORE 15.00
SALUTI INTRODUTTIVI
con: GIOVANNI ZICCARDI / Università degli Studi di Milano

ORE 15.10
INTRODUZIONE ALL’OSINT SOLIDALE E AL PROGETTO OSINTITALIA
con: MIRKO LAPI / Presidente OSINTITALIA

ORE 15.30
IL CONCETTO DI PRIVACY NELLE ATTIVITÀ OSINT
con: GUIDO SCORZA / Componente del Garante per la protezione dei dati personali

ORE 16.00
L’OSINT NELL’AZIONE DI CONTRASTO ALLE ATTIVITÀ CRIMINALI
con: NUNZIA CIARDI / Direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni

ORE 16.30
APPLICAZIONI DELLE ATTIVITÀ OSINT NELLA SECURITY AZIENDALE
con: ANDREA CHITTARO / Senior Vice President Global Security & Cyber Defence Snam – Presidente AIPSA

ORE 16.50
L’OSINT PER LE ANALISI SOCIETARIE (CASO STUDIO)
con: ANTONIO ROSSI / Membro Consiglio Direttivo OSINTITALIA

ORE 17.20
IL SUPPORTO DELL’OSINT ALLE ATTIVITÀ DI DIGITAL FORENSICS
con: PAOLO DAL CHECCO / Consulente Tecnico in ambito di Perizia Informatica Forense e Indagini Digitali

ORE 17.50
L’OSINT NEL CONTRASTO ALLA DISINFORMAZIONE DIGITALE
con: ROSITA RIJTANO / Giornalista lavialibera

ORE 18.10
GAMIFICATION DELLE INVESTIGAZIONI ONLINE PER L’OSINT SOLIDALE
con: ALESSIA GIANAROLI, VALENTINA LAVORE / Rispettivamente Vice Presidente e Segretario OSINTITALIA

ORE 18.30
SOCIAL NETWORK, RISCHI E OPPORTUNITÀ DELL’OSINT
con: MATTIA VICENZI / Membro Consiglio Direttivo OSINTITALIA

ORE 19.00
SALUTI CONCLUSIVI
con: MIRKO LAPI / Presidente OSINTITALIA

La locandina dell’evento OSINT Day 2021 è scaricabile dal seguente link.

Acquisizione Forense di Pagine e Siti Web per il Memberbook IISFA

È stato pubblicato oggi il volume “IISFA Memberbook 2021 – Digital Forensics“, storico canale di condivisione della conoscenza tra i membri dell’IISFA Italian Chapter, che ogni anno raccoglie scritti scientifici prodotti dai soci dell’associazione in ambito d’informatica forense, OSINT, IoT, Intelligenza Artificiale, trattando aspetti tecnici e legali con fine divulgativo.

Il volume “IISFA Memberbook 2021 – Digital Forensics” uscito quest’anno contiene anche un mio piccolo contributo sull’Acquisizione Forense di Pagine e Siti Web, reperibile al Capitolo IX del libro acquistabile in formato cartaceo e digitale.

Nell’articolo del Memberbook del 2021 ho tentato di rappresentare la situazione attuale delle metodologie e strumenti di acquisizione forense delle prove online da siti web, mostrando lo stato dell’arte della cristallizzazione delle evidenze digitali presenti in Internet attraverso alcune delle principali piattaforme, software e servizi che permettono di congelare una prova presente su Internet a valore legale per utilizzo in Tribunale.

L’acquisizione forense di pagine e siti web è uno degli argomenti che ultimamente sta diventando strategico in cause civili e penali, dato che le prove sono sempre più spesso online, su web, cloud, posta elettronica, forum o persino App e servizi web.

Acquisizione Forense di Pagine e Siti Web

Da diversi anni infatti la questione di come acquisire e cristallizzare le prove online presenti, ad esempio, su Facebook, su siti web, forum, Linkedin, Twitter e vai social network o anche App per smartphone o browser viene dibattuta tra chi si occupa d’informatica forense e le evoluzioni continue degli strumenti software e servizi web mostrano quanto sia ancora attuale.

Nel piccolo contributo che ho scritto per il Memberbook IISFA 2021 ho tentato di riassumere in modo non troppo tecnico i princìpi che risiedono alla base delle attività di “congelamento” di prove online come possono essere quelle presenti su web, al fine di creare una sorta di “copia conforme” a valore legale, utilizzabile in ambito Giudiziario anche nel caso di scomparsa o rimozione dell’evidenza digitale originale.

Il libro “IISFA Memberbook 2021” è acquistabile su Amazon, in formato cartaceo o elettronico: un ringraziamento speciale va ai curatori Gerardo Costabile, Antonino Attanasio e Mario Ianulardo per l’ottimo lavoro e la dedizione dimostrata nello stimolare i soci a produrre materiale d’interesse, raccogliere i contributi e creare – con tutte le difficoltà del caso – un volume completo e aggiornato su temi di attualità in ambito investigazioni digitali e digital forensics.

OSINT sul social network ClubHouse per OsintOps

È uscito ieri un mio pezzo, pubblicato sul blog del team OsintOps, che tratta delle attività di OSINT su ClubHouse e di come sia possibile ricavare informazioni interessanti a partire dai dati divulgati in modo più o meno trasparente dal social network ClubHouse, che sta raggiungendo proprio in questi giorni un picco di utilizzatori in Italia, dopo aver spopolato all’estero già da aprile 2020. Poiché le attività di ricerca online tramite OSINT sono spesso legate alla digital forensics e investigazioni digitali, ho fatto alcuni esperimenti con un’utenza Club House per verificare quali informazioni fosse possibile ricavare tramite tecniche e metodologie di OSINT sulle fonti aperte.

OSINT su ClubHouse App e Social Network

Tramite semplici ricerche online è possibile eseguire attività di OSINT su App e Social Network ClubHouse, a partire dall’interessante proprietà degli inviti, che su ClubHouse non possono essere nascosti e che quindi mostrano in modo perenne i collegamenti tra soggetti basati proprio sulla catena d’inviti. Chi si occupa di ricerche online, informatica forense e giornalismo investigativo può beneficiare di questa rete di contatti che gli utenti disegnano inconsapevolmente nel momento in cui invitano qualcuno su ClubHouse o accettano un invito.

Altra proprietà particolarmente rilevante del social network ClubHouse, che ne permette un’analisi OSINT di buon livello, è il fatto che di ogni utenza telefonica è possibile visionare (fino a quando non si registra sulla piattaforma) il numero di utenti di ClubHouse che la possiedono in rubrica fra i propri contatti.

Nell’articolo pubblicato su OsintOps ho riportato alcune perplessità sull’impossibilità di cancellare manualmente il proprio account e sulla necessità, invece, di dover contattare l’assistenza Clubhouse per la rimozione. Allo stesso modo, alcune questioni sulle modalità con le quali ClubHouse gestisce la rubrica telefonica e i contatti dello smartphone hanno sollevato alcune questioni sulla sua conformità o meno al GDPR, data protection e privacy.