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Corso di Perfezionamento LegalTech per Università di Milano

Vista la problematica legata al COVID-19 e al conseguente DPCM, la docenza che avrò il piacere di tenere per il corso “Legal Tech, Coding for Lawyers, AI e Blockchain Legal Issues”, coordinato dal Prof. Giovanni Ziccardi per l’Università di Milano, si terrà in aula virtuale al posto della solita sede presso il Settore Didattico di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano in via Festa del Perdono 7.

Il corso LegalTech è finalizzato a fornire ai partecipanti le chiavi di comprensione della natura e delle caratteristiche di alcuni aspetti essenziali della società tecnologica che ci circonda, con particolare riferimento alle basi di programmazione, alla decostruzione e analisi accurata di alcuni fenomeni tecnologici, che stanno mutando, come l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’analisi del rischio, il marketing e il Legal Design. Il cuore degli obiettivi formativi del corso è legato al settore del cosiddetto “Legal Tech”, ossia l’uso avanzato delle tecnologie in un’ottica di trasformazione e rinnovamento della professione legale, in vista di un miglioramento dell’efficienza, con particolare attenzione agli aspetti etici e di responsabilità professionale.

Corso LegalTech Università di Milano - Prof. Ziccardi

La prima lezione, del 30 marzo, sarà dedicata a una introduzione alla digital forensics, con particolare attenzione alle modalità con le quali le attività di perizia informatica vengono svolte da remoto in tempo di coronavirus, con limiti alla mobilità e al contatto personale. Verranno presentate modalità e strumenti tradizionali di copia e acquisizione forense delle prove, siano esse online, su disco, PC, smarthphone, rete, siti web, email o social network aggiornandole in base ai vincoli imposti dal DPCM sul Coronavirus, che restringe le possibilità di spostamento e contatto diretto con i dispositivi oggetto di duplicazione e analisi forense.

La seconda lezione, che si terrà il 27 aprile, sarà invece dedicata alle attività di blockchain intelligence e forensics, con particolare attenzione alle operazioni di sequestro di cripotomonete e bitcoin. Si parlerà d’indirizzi, chiavi private, wallet, transazioni, chiavi pubbliche, wallet software e hardware, generatori/seed/master key, mnemonic e come possono essere coinvolti in attività di sequestro e confisca di cryptocurrency. L’argomento del sequestro e confisca di bitcoin e monete matematiche richiede la comprensione di concetti base legati alla sicurezza del protocollo e delle chiavi, che sono la base per generare trasferimenti di moneta richiesti da eventuali istanze di sequestro.

Per informazioni sul corso di perfezionamento “Legal tech, coding for lawyers, artificial intelligence and blockchain legal issues. decostruire e comprendere le nuove tecnologie nella professione legale” e aggiornamenti su iscrizione, ammissione, graduatorie e immatricolazione consiglio la consultazione della pagina ufficiale del corso presso l’Università Statale di Milano.

Corso sul sequestro di Bitcoin per la Provincia di Bolzano

Prosegue la collaborazione con la Provincia Autonoma di Bolzano per l’erogazione di corsi dedicati alle F.F.O.O. in ambito digital forensics, con approfondimenti nel campo delle criptomonete, in particolare sul sequestro e confisca di bitcoin, argomento principale del corso di quest’anno.

Dopo aver tenuto negli scorsi anni corsi per Forze dell’Ordine su bitcoin forensics e intelligenze, lezioni d’informatica forense e corsi su OSINT e indagini online, il 2020 vede la crescente richiesta di nozioni tecniche relative al sequestro di criptomonete, non solo Bitcoin ma anche Ethereum, Litecoin, Monero, ZCash, Dash e ogni tipo di criptomoneta di cui sia possibile disporre delle chiavi private o avere la collaborazione del soggetto che ne è titolare.

Il programma delle due sessioni di corso di quest’anno per Militari e Forze di Polizia su “Cryptocurrency Forensics e Intelligence” presso la Scuola CTS di Bolzano mira infatti a fornire agli allievi delle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia Postale e Guardia di Finanza) le basi tecniche delle criptomonete, finalizzate a operare attività di sequestro di bitcoin in sicurezza, utilizzando metodologie consolidate e strumenti validati dalla comunità scientifica.

Come nei corsi passati, verranno fornite informazioni tecniche sulla generazione sicura d’indirizzi Bitcoin e altcoin, transazioni e wallet oltre a servizi, software e hardware utile per attività di gestione delle criptomonete ma anche d’indagine, deanonimizzazione e tracciamento. Dopo aver fornito le basi del tagging e del clustering, l’attenzione verrà focalizzata sulle metodologie di sequestro e confisca, in particolare sulla creazione di un wallet che possa essere poi depositato presso il Tribunale o la Procura della Repubblica.

Convegno sulla CyberSecurity con API a Novara

Giovedì 5 dicembre 2019 alle ore 15:00 si terrà a Novara, presso la sede API di Via Aldo Moro 1, la conferenza sulla Cybersecurity e sulle attività di prevenzione, rilevamento e indagine informatica sui furti di dati che avvengono in azienda.

Conferenza a Novara su Cybersecurity by API

Gli interventi sulla Cyber Security dei relatori che parleranno a Novara per la conferenza API sono i seguenti:

  • Dr. Paolo Dal Checco, Consulente Informatico Forense: La gestione dell’incidente informatico in azienda e la corretta modalità di acquisizione delle prove digitali;
  • D.ssa Marilena Guglielmetti, Investigatore Criminologo: Il mandato investigativo, strumento di difesa aziendale per ricostruire le frodi al fine di un corretto uso probatorio;
  • Dr. Gabriele Minniti, Esperto di Cyber Security & Intelligence: La sicurezza delle informazioni, i rischi economici, il modello per prevenire e reagire alle peggiori minacce degli ultimi 10 anni;

Durante la conferenza a Novara verrà presentato agli ospiti il nuovo sportello CyberSecurity di API. La conferenza è stata organizzata da API, Associazione Piccole e Medie Industrie delle Province di Novara, V.C.O. e Vercelli. Si prega, ai fini organizzativi, di comunicare la propria partecipazione agli Uffici API al numero 0321 398 464 o all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Al seguente link è possibile scaricare la brochure dell’evento sulla Cybersecurity che si terrà a Novara il 5 dicembre 2019, presso la sede API:

Convegno sullo strumento informatico quale mezzo per la commissione del reato a Torino

Giovedì 21 novembre 2019, dalle ore 14.30 alle ore 17.30, nella Maxi Aula 2 – ingresso 15 – seminterrato – presso il Palazzo di Giustizia C.so Vittorio Emanuele II, 130 a Torino si terrà la conferenza dal titolo “Lo strumento informatico quale mezzo per la commissione del reato“. Il convegno è finalizzato all’esame degli strumenti informatici maggiormente utilizzati per commettere reati “comuni” ed a comprendere quali siano i mezzi di indagine, a disposizione degli inquirenti e della difesa, utili alla ricerca della prova e all’acquisizione forense delle evidenze digitali, evidenziandone i limiti e le criticità.

Lo strumento informatico quale mezzo per la commissione del reato - Tribunale di Torino

Gli argomenti che verranno trattati dai relatori saranno le indagini informatiche, mezzi di ricerca della prova, strumenti investigativi digitali, indagini tecnologiche, acquisizione forense di prove digitali, strumenti a disposizione dei consulenti tecnici di parte, consulenti della difesa e Avvocati difensori che possono anticipare e prepare la fase di perizia informatica forense e, in ultimo, si parlerà dei profili deontologici dell’Avvocato.

La partecipazione al Convegno, organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Torino, è gratuita, per le iscrizioni utilizzare il programma riconosco per gli iscritti al foro di torino oppure, per tutti gli altri, scrivere a [email protected]. La partecipazione è titolo per l’attribuzione di 3 crediti formativi di cui uno in materia di deontogia.

Il programma del convegno su “Lo strumento informatico quale mezzo per la commissione del reato“, che si terrà presso il Tribunale di Torino, è il seguente:

  • Le indagini ed il loro coordinamento: i limiti dei mezzi di ricerca della prova, tra il possibile, l’utile ed il consentito (Dott.ssa Valentina Sellaroli, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Torino
  • Le indagini “tecnologiche”: gli strumenti investigativi ed i loro limiti (Commissario Dott. Ing. Giuseppe Zuffanti, Compartimento Polizia Postale di Torino)
  • L’acquisizione degli elementi di prova digitali: dalla copia forense alla copia logica di “server” e dispositivi mobili, gli strumenti a disposizione degli investigatori per la ricerca dei dati, problematiche, soluzioni e limiti (M.llo Andrea Pellegrini Guardia di Finanza, responsabile Sezione Informatica Forense Procura della Repubblica di Torino)
  • Gli strumenti investigativi a disposizione dei difensori e dei propri consulenti per la ricerca della prova, profili inerenti all’attendibilità del dato “tecnologico” (Dott. Paolo Dal Checco, Consulente informatico forense)
  • La richiesta di informazioni, documenti e dati informatici al proprio assistito. Profili deontologici dell’avvocato (Avv. Flavio Campagna, Foro di Torino)

Modera: Avv. Vittorio Maria Rossini, componente Commissione Scientifica COA Torino
Coordinatori: Avv. Stefano Caniglia, Avv. Vittorio Maria Rossini, Avv. Riccardo Salomone, Componenti Commissione Scientifica COA Torino

Conferenza su Intercettazioni e Raccolta delle Prove a Padova

Venerdì 15 novembre 2019, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, sarò relatore per la Camera Penale di Padova “Francesco de Castello” e la Scuola territoriale “Franco Antonelli” alla conferenza che si terrà presso l’aula del Tribunale di Sorveglianza di Padova dal titolo “Le incursioni investigative penali nel territorio delle comunicazioni personali”.

Camera Penale di Padova - Intercettazioni e raccolta delle prove informatiche

Con introduzione e coordinamento dell’ Avv. Prof. Emanuele Fragasso jr, Camera Penale di Padova, si parlerà d’intercettazioni, nuove modalità di acquisizione delle prove e incursioni investigative e penali nelle comunicazioni personali, dal punto di vista giuridico e tecnico.

Il mio intervento verterà su un approfondimento circa le nuove modalità di comunicazione e le relative nuove modalità di raccolta delle prove informatiche. Sempre più frequentemente infatti le prove digitali provengono da chat, social network, messaggi vocali, comunicazioni VoIP e telefonate su canale cifrato che garantiscono privacy e riservatezza in trasmissione ma lasciano comunque accesso ai dati tramite un’acquisizione locale del dispositivo oppure mediante l’utilizzo di trojan e captatori. Verranno analizzate le caratteristiche dei principali sistemi di Instant Messaging, spesso oggetto di perizie di acquisizione forense e indagini tecniche su Whatsapp o attività investigative su Telegram. Si ricapitoleranno le informazioni che i provider mantengono e quelle che invece risiedono solamente sui dispositivi, valutando le possibilità di acquisizione forense dei dati e l’intercettazione delle comunicazioni.

Il programma della conferenza su prova digitale e intercettazioni che si terrà a Padova è il seguente:

  • Ai confini dell’intercettazione, Prof. Alberto Camon – Ordinario di Diritto Processuale Penale, Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”
  • Nuove modalità di comunicazione e nuove opportunità tecnologiche per la raccolta delle prove, Dr. Paolo Dal Checco – Consulente informatico Forense

È stato richiesto l’accreditamento al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Padova. Iscrizioni a mezzo e-mail all’indirizzo [email protected] entro il 14 novembre 2019.